Marlène Hassine Konqui Lyxor ETF

Lyxor Barometro ETF per il mese di Settembre 2018

Settembre è stato un mese molto favorevole per il mercato europeo degli ETF….

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A cura di ETFWorld


By Marlène Hassine Konqui, Head of ETF Research and Kristo Durbaku, ETF Research Analyst


La raccolta di nuovi capitali è più che raddoppiata, portandosi a 5,9 miliardi di euro dai 2,3 miliardi di euro di agosto. L’azionario ha giocato ancora una volta un ruolo di primo piano, registrando la maggior parte degli afflussi (5,3 miliardi di euro).

Gli ETF azionari statunitensi hanno registrato i maggiori afflussi (2,5 miliardi di euro), in linea con i risultati straordinari messi a segno dall’inizio dell’anno, e i loro omologhi europei hanno confermato il recente rimbalzo con un altro mese positivo (+1,1 miliardi di euro).

I dati relativi all’asset class azionaria non sono tuttavia stati positivi in tutte le aree, visto che mercati periferici come Spagna e Italia hanno risentito di nuovi deflussi, ed è possibile che i timori per le finanze pubbliche italiane faranno rimanere per il momento gli investitori in un atteggiamento titubante.

Infine, gli ETF azionari giapponesi hanno subito il settimo mese consecutivo di deflussi, mentre si registra il ritorno di un modesto interesse per i mercati emergenti.

Nonostante il rialzo dei tassi, sono ripresi i flussi verso gli ETF a reddito fisso (1,2 miliardi di euro), in primis verso i Treasury USA (759 milioni di euro).

I deflussi dai titoli di Stato europei sono tuttavia stati talmente consistenti che, per la prima volta da maggio, a settembre le obbligazioni dei mercati emergenti hanno raccolto complessivamente più investimenti rispetto ai loro omologhi sviluppati.

Gli ETF su materie prime hanno continuato a evidenziare ingenti deflussi (-635 milioni di euro) sulla scia delle preoccupazioni legate alle questioni commerciali.

Infine, il sentiment nei confronti degli ETF Smart Beta potrebbe essere migliorato, vista la raccolta netta pari a 1,4 miliardi di euro a settembre (il dato migliore degli ultimi due anni). In effetti, gli afflussi verso gli ETF azionari smart beta hanno costituito più della metà degli afflussi verso gli ETF azionari europei e mondiali.

Tuttavia, tali investimenti hanno rappresentato una quota molto modesta rispetto ai flussi verso l’azionario statunitense, poiché attualmente investire al di fuori degli Stati Uniti richiede maggiore cautela.

I flussi verso gli ETF Minimum Volatility, in particolare mondiali ed europei, hanno messo a segno un deciso recupero (281 milioni di euro).

Al contempo, come avviene di rado, le strategie Risk-Based, Fundamental e Factor Allocation hanno beneficiato contemporaneamente di afflussi significativi.

Fonte: ETFWorld.it

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